LETTA: L’ORA DELLA SVOLTA PER I TRATTATI EUROPEI

Sintesi dell’intervista di Stefano Ceppellini su La Repubblica

 

“Penso che stiano accadendo fatti storici che aprono grandi possibilità. L’altro giorno, proprio dopo il bellissimo discorso di Mario Draghi a Strasburgo, è stata votata una riforma della legge elettorale europea e per la prima volta, con le elezioni del 2024, una quota di europarlamentari sarà eletta con metodo transnazionale. Sono molto fiducioso, da qui può nascere la svolta per una vera Europa federale”, Enrico Letta inizia così la sua intervista a La Repubblica.

Per quanto riguarda l’ingresso dell’Ucraina nella UE, spiega: “Vedo un percorso con due passaggi. Il primo è la costruzione di una Confederazione europea che comprenda gli attuali 27 Stati membri della UE e i 9 Paesi interessati all’ingresso, tra cui l’Ucraina, per stabilire indirizzi comuni di politica estera e principi guida dello Stato di diritto. Il secondo piano è appunto Ue che si integra definitivamente in logica federale con eliminazione del diritto di veto e creazione del Pilastro Sociale e dell’Unione della Difesa e della Politica Estera. Una UE in cui non c’è sicuramente posto per il suo filoputinismo, incompatibile con lo spirito dell’Unione. E trovo imbarazzante che in Italia ci sia chi immagina di guadagnare consenso associandosi a Orbàn”.

Il Segretario continua: “I protagonisti della guerra sono gli ucraini, sono loro che stanno morendo e saranno loro a decidere se e a quali condizioni accettare una soluzione diplomatica. Noi dobbiamo essere leali con gli ucraini, nessuno può decidere al posto loro” e chiude su quanto accaduto ultimamente in alcune emittenti televisive nazionali:  “In nessuno si discute come da noi, nessuno mette le due tesi a confronto, il russo e l’ucraino, perché non si possono mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito, non sono due partiti politici rispetto ai quali applicare la par condicio. Solo da noi a Lavrov è concesso di fare un comizio. Solo da noi”.

Intervista integrale su La Repubblica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: www.partitodemocratico.it