In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Pd ha organizzato la sua “Agorà democratica per affrontare il tema della disparità economica, culturale e di potere rispetto agli uomini: così si può arrivare dove non arriviamo, a non far sentire nessuna sola e ad affermare come società il principio che la libertà e l’autonomia delle donne non sono mai negoziabili” così, sottolinea la Presidente del Pd Valentina Cuppi.
Cecilia D’Elia, Portavoce della Conferenza Nazionale delle donne democratiche aggiunge: “Si deve uscire dalla retorica: ogni giorno è 25/11. C’è bisogno di uno scatto, una rivoluzione culturale e politica che metta la sconfitta della violenza di genere al primo posto, investendo sull’autonomia, l’empowerment delle donne e sul cambiamento degli uomini”.
In Italia viene uccisa una donna ogni tre giorni. All’esterno dei circoli del PD dei Comuni amministrati dal Partito Democratico verrà esposto il numero telefonico anti violenza e stalking 1522 in modo che chiunque possa vederlo e possa essere un aiuto a denunciare.
“La repressione da sola non basta, serve anche un cambiamento culturale con cui si smetta di considerare la violenza come un raptus e si parli invece di una asimmetria di potere nella relazione tra uomo e donna”, sostiene la Senatrice Valeria Valente, Presidente della commissione parlamentare sui femminicidi.
Sintesi dell’articolo di Federico Capurso su La Stampa