SCUOLA IN PRESENZA – LETTERA APERTA A CIRIO

I Forum Scuola del PD regionale, metropolitano di Torino e delle altre Federazioni provinciali, hanno scritto una lettera aperta al Presidente Cirio per richiedere che venga valutato il rientro a scuola degli studenti delle medie

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Lettera aperta al Presidente della regione Piemonte Alberto Cirio

Oggetto : apertura scuole medie inferiori

Le immagini che ritraggono Lei ed alcuni componenti della Giunta seduti in piazza Castello tra gli studenti e le studentesse inducono a pensare ad un atteggiamento di ascolto vero nei loro confronti.

Questi ultimi hanno scelto di manifestare a Lei e alle Istituzioni il loro malessere, disagio e la situazione di difficoltà che stanno vivendo a causa della sospensione delle lezioni in presenza. In molti ora si domandano la coerenza tra quelle immagini e la scelta compiuta di non permettere ai ragazzi e alle ragazze della scuola media di frequentare le lezioni nelle loro scuole, nelle loro aule con i loro insegnanti , magari nominati da poco e appena conosciuti .

Quando l’ordinanza n. 132 del 28/11/2020 è stata emessa, l’incoerenza si è palesata e quello che noi oggi chiamiamo “il nostro futuro”, cioè i nostri ragazzi, si sono sentiti traditi dalle istituzioni; questo rappresenta un grave danno compiuto nei loro confronti e avrà come conseguenza la perdita di fiducia nelle istituzioni.

E’ altrettanto evidente che diventa difficile spiegare loro perchè possono uscire per andare in giro nelle città e non possono andare a scuola e che a qualche centinaia di chilometri gli studenti lombardi sono tornati ad andare a scuola con i compagni delle prime classi e loro invece dovranno continuare con la DAD, alla quale si sono dovuti adeguare in questo periodo difficile e complicato . Tutto questo perché si pensa che i protocolli approntati nelle scuole non siano sufficientemente sicuri?

In più occasioni, dai vari esperti, é stato evidenziato come il rischio maggiore di contagio sia all’esterno della scuola e non al suo interno e ci permettiamo di suggerire la necessita di definire urgentemente modalità più coordinate tra la sanità e il sistema dell’istruzione per l’applicazione dei protocolli stessi e per definire insieme come tracciare i positivi per proteggere meglio le classi.

Sono state molte le voci che si sono alzate in questi giorni: Insegnanti di ogni ordine e grado compresi Docenti Universitari, Dirigenti scolastici, Sindaci ed amministratori, Organizzazioni Sindacali, Ricercatori, Sociologi, Pedagogisti, esperti del mondo della scuola.

Le preoccupazioni sono tante: la socialità, la salute fisica, la salute mentale, gli apprendimenti, la dispersione scolastica; tutti contenuti emersi da analisi e valutazione di soggetti che hanno a cuore la nostra scuola, la conoscono in profondità e con essa le ragazze ed i ragazzi della nostra regione.

Siamo consapevoli del periodo assolutamente difficile e complicato anche dal punto di vista del governo delle istituzioni, ma siamo anche consapevoli che oggi è necessario essere coerenti e se siamo riusciti a passare da zona rossa a zona arancione permettendo alcune aperture cercando di individuare modalità operative condivise per i centri e le zone commerciali, lo sapremo fare sicuramente anche per le nostre scuole.

Legga attentamente le lettere aperte che in questi giorni le sono state inviate, forse si renderà conto che occorre rivedere tempestivamente le sue decisioni e permettere il rientro a scuola degli studenti della seconda e terza classe della scuola media come peraltro prevedono le norme nazionali definite per le zone arancioni .

Sui quotidiani leggiamo che la scelta da Lei effettuata sarebbe volta ad una maggior tutela degli studenti e delle loro famiglie, quindi ci si domanda se ci siano aspetti, dati, informazioni non a nostra conoscenza che facciano ritenere le scuole luoghi poco sicuri.

In tal caso ci sono altre migliaia di piccoli che frequentano le scuole (infanzia, elementari e prime medie) per i quali occorrerebbe prendere provvedimenti. Presidente, non lasci che le immagini di piazza Castello a Torino siano lette come azioni di propaganda di parte politica, ma sia coerente con il messaggio lanciato e si impegni urgentemente per definire un modello di trasporti integrato e un modello per il tracciamento per i soggetti positivi che funzioni davvero così da portare in classe al più presto tutti i nostri studenti come sarebbe loro diritto.

Forum regionale Scuola e Università Partito Democratico Piemonte

Forum metropolitano Istruzione Partito Democratico Torino

Forum Scuola Partito Democratico Alessandria

Forum Scuola Partito Democratico Asti

Forum Scuola Partito Democratico Biella

Forum Scuola Partito Democratico Cuneo

Forum Scuola Partito Democratico Novara

Forum Scuola Partito Democratico Verbano Cusio Ossola

Forum Scuola Partito Democratico Vercelli