1 maggio 2019: 46 denunciati per l’aggressione al Partito Democratico durante il corteo.
Hanno gridato che dovevamo abbandonare il corteo fin da Piazza Vittorio. E non l’abbiamo fatto.
Hanno spintonato, sputato, insultato per ore. Hanno provato a togliere le bandiere dalle mani.
Non ci siamo fatti intimidire e pur tra mille difficoltà siamo stati al nostro posto nel corteo.
La Questura di Torino comunica che a valle delle indagini condotte dalla DIGOS 46 persone sono state denunciate per quelle violenze ai nostri danni.
Nel comunicato che ricostruisce la dinamica di quella giornata si legge: che “i denunciati, a diverso titolo, sono militanti di “Askatasuna”, dell’ex posto occupato “Asilo” e del movimento No-Tav” e che le denunce sono “per i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata e possesso di strumenti atti all’offesa perpetrati in occasione della manifestazione“.
La nota della Questura ricostruisce quello che è successo quel giorno: “quando il corteo iniziava a muoversi, i militanti antagonisti posizionati in testa allo spezzone sociale, dopo aver oltrepassato il furgone del partito Liberi e Uguali, tentavano di scavalcare anche lo spezzone del Partito Democratico, aggredendo, in più occasioni, sia alcuni esponenti politici che alcuni componenti del servizio di vigilanza del partito, uno dei quali veniva violentemente colpito con calci e pugni da alcuni militanti di Askatasuna“.
A nome della comunità del PD esprimiamo un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per questo risultato investigativo.
La democrazia si garantisce con uno Stato che tutela sempre la libera espressione democratica e il legittimo dissenso ma che contrasta la violenza.
Mimmo Carretta – Segretario PD Torino
Stefano Lo Russo – Capogruppo PD Torino