MAURO BERRUTTO: AIUTERO’ ENRICO A COSTRUIRE UNA SQUADRA CHE PASSI LA PALLA

Intervista a Mauro Berruto, nuovo componente torinese della Segreteria nazionale PD

Passare la palla è un gesto di altruismo e Letta è un top player, un leader così non lo si può scegliere per una visione di breve cabotaggio, bisogna dargli fiducia e il tempo giusto. E’ una fase generativa, con senso di responsabilità, ciascuno deve tirarsi su le maniche. Bisogna saper ascoltare, imparare a nutrirsi delle differenze”.

Il Coach Berruto, scelto nella squadra della Segreteria da Enrico Letta, al Corriere della Sera continua dicendo “La mia più grande fortuna nella carriera di allenatore è essere stato tre anni in Grecia e sei in Finlandia, due culture completamente diverse: allenare un atleta greco è molto diverso che allenare un atleta finlandese. Il Pd deve costruire una nuova identità. Io mi sono laureato in filosofia, ma la mia disciplina di laurea è l’antropologia”.

“Il nuovo Letta metterà a frutto tutta la sua esperienza precedente e la competenza, ma il vero valore aggiunto è la discontinuità degli ultimi sette anni, in cui ha avuto la possibilità di guardare le cose da un punto di vista diverso. È stato un grande privilegio anche per me, che nel 2015 ho lasciato la nazionale di pallavolo per fare l’ad della Scuola Holden. La discontinuità è stata un grande arricchimento, per me come per Letta”.

“ Nel discorso di Enrico ci ho visto il manifesto di un momento generativo, anche se la stima e l’amicizia che mi legano a lui non mi permettono di essere obiettivo, infatti ho accettato di far parte della segreteria perché me lo ha chiesto Enrico. Dopo qualche mese di vagabondaggio intellettuale non avevo più un tetto sulla testa. Sono felice e orgoglioso di poter provare a mettere una tegola anche io. No ho la tessera del PD, ma mi sono sempre riconosciuto in questo mondo. Ho solo il santino del Toro e due tessere, dell’Anpi e dei giornalisti”.

Il merito al piano per rilanciare lo Sport, Berruto continua “E’ il momento più duro degli ultimi 70 anni. Migliaia di società sono in ginocchio e non riapriranno più. Il modello dello sport di base si è frantumato, bisogna alzare lo sguardo e costruirne uno completamente nuovo”.

Fonte Partito Democratico