Sulla vicenda dei rifiuti dalla Sicilia, il PD metropolitano di Torino condivide e sostiene la scelta della Regione Piemonte e del Governo.
Non è con la cultura degli irrazionali egoismi localistici e dei ‘no’ a prescindere che si possono risolvere i problemi: una cultura che è sempre appartenuta a tradizioni politiche estranee al PD
I sindaci hanno certamente il diritto-dovere di operare a tutela delle proprie comunità, ma nella vicenda delle 4mila tonnellate di rifiuti siciliani non c’è ragione che possa giustificare un rifiuto aprioristico, dal momento che l’inceneritore del Gerbido ha appena accolto 20mila tonnellate di rifiuti dalla Liguria – senza particolari opposizioni – e brucia annualmente circa 500mila tonnellate di rifiuti sotto stretto monitoraggio delle autorità competenti. Bisognerebbe ricordare alla Sindaca Chiara Appendino che se il Sud del nostro Paese è costretto ad esportare rifiuti, è perché in quelle zone d’Italia ha prevalso il veto alla realizzazione di impianti di termovalorizzazione, veto che fa parte del programma politico dei 5Stelle. Un paio di anni fa fu il leghista Cota a dire di no ai rifiuti del Sud, ora la stessa posizione è fatta propria dalla pentastellata Appendino. Non ci stupisce la continuità tra leghisti e grillini, già risultata evidente nelle urne, ma ci sorprende che qualche amministratore del Partito democratico, del tutto a titolo personale, si possa accodare a simili posizioni.
Fabrizio Morri, Segretario PD Federazione Metropolitana Torino
Mimmo Carretta, Responsabile enti locali PD Federazione Metropolitana Torino
Stefano Lo Russo, Capogruppo Pd Consiglio comunale Torino